Vivere o esistere?
"Gioire non è fare tutto ciò che si vuole ma volere tutto ciò che si fa" Così diceva Nietzsche.
Totalmente d'accordo. La più grande conquista per l'uomo è la vita stessa, la propria libertà e quindi la propria capacità d'azione.
Agire è libertà ma la vera azione si concretizza solo se figlia della volontà.
Come raggiungere allora la volontà?
Attraverso la consapevolezza. Solo chi è consapevole di sè, dei propri limiti e delle proprie pulsioni, può ricrearsi superandosi, raggiungendo finalmente la propria volontà.
Bisogna svestirsi di questa passività metafisica che inpedisce attraverso la stereotipizzazione, l'autoanalisi, bisogna rompere le catene e imparare a volare dentro se stessi.
Una nuova umanità e quindi società è possibile solo se ci si lancia in una pericolosa e difficile analisi dell'essere.
Totalmente d'accordo. La più grande conquista per l'uomo è la vita stessa, la propria libertà e quindi la propria capacità d'azione.
Agire è libertà ma la vera azione si concretizza solo se figlia della volontà.
Come raggiungere allora la volontà?
Attraverso la consapevolezza. Solo chi è consapevole di sè, dei propri limiti e delle proprie pulsioni, può ricrearsi superandosi, raggiungendo finalmente la propria volontà.
Bisogna svestirsi di questa passività metafisica che inpedisce attraverso la stereotipizzazione, l'autoanalisi, bisogna rompere le catene e imparare a volare dentro se stessi.
Una nuova umanità e quindi società è possibile solo se ci si lancia in una pericolosa e difficile analisi dell'essere.
3 Comments:
se fosse proprio la coscienza e la consapevolezza a impedire la libertà d'azione? non mi ricordo chi diceva "le grandi imprese non sono compiute da uomini ragionevoli". sapere troppo può anche bloccarti.
Interessante domanda, ma credo che la consapevolezza stessa del blocco che può creare un'approfondita autocoscienza, liberi dallo stesso.
Quando la razionalità diventa strumento e non più limite(ciò avviene se l'autoanalisi è stata condotta sinceramente e profondamente) ci si può liberare da qualsiasi catena e arrivare a vedere l'irrazionale, riuscendo in tal modo a concepire realmente la volontà e quindi l'azione.
Non crede caro araldo?Mi faccia sapere.
non vi è libetà nella vita attenzione amici miei...
vi è solo un'eterna necessità di scelte ineluttabili che si dimostrano essre le più sbagliate nel momento stesso in cui si compiono.
il principio della volontà o la ragion pratica sono espressioni di un'intelletto...di un io...di un essere.
se l'essere è e non può non essere esso è immutabile,eterno intero(come direbbe hegel) e dunque non ha certo bisogno di agire;ma se non è essere ciò che agisc...esso non è!
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