Rumore
Forse il silenzio è l'unica condizione in cui sia possibile una reale espressione...
Forse è l'unico modo di non fraintendersi, l'unico modo di svelare se stessi senza ricorrere a trucchi che coprono la faccia dell'anima.
Il silenzio stordisce, ti mette di fronte a te stesso e allo stesso tempo ti lascia inerme davanti all'agressione dello sguardo altrui.
Solo in quel drammmatico frangente, dove i pensieri entrano in contatto senza essere mediati dalle parole, le persone possono incontrarsi, scoprire la loro fragilità, la loro umanità.
Forse la particolarità dell'uomo è quella di essere un animale in grado di soffrire il silenzio.
Forse è l'unico modo di non fraintendersi, l'unico modo di svelare se stessi senza ricorrere a trucchi che coprono la faccia dell'anima.
Il silenzio stordisce, ti mette di fronte a te stesso e allo stesso tempo ti lascia inerme davanti all'agressione dello sguardo altrui.
Solo in quel drammmatico frangente, dove i pensieri entrano in contatto senza essere mediati dalle parole, le persone possono incontrarsi, scoprire la loro fragilità, la loro umanità.
Forse la particolarità dell'uomo è quella di essere un animale in grado di soffrire il silenzio.
6 Comments:
o di soffire in silenzio?
vedi oscar wilde (eh eh)(hi hi)
Finalmente un aggiornamento! si doveva sentire male il berlusca per risvegliare il tuo spirito filosofico
credo che il "soffrire il silenzio" e il "soffrire in silenzio" siano derivati dello stesso "male".
Entrambe le cose penso derivino dalla medesima paura di solitudine insita nel genere umano.
Io comunque per soffrire il silenzio intendo la capacità dell'uomo di capire e vivere il silenzio... di sentirlo visceralmente.
Credo comunque che la solitudine sia sicuramente centrale per lo sviluppo di tale capacità;il dialogo con la propria umanità è essenziale per poi riconoscerla negli altri.
in tema di suoni voglio presentarti la triste storia del piccolo lonfo:
Il lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco,e gnagio s'archipatta.
E' frusco il lonfo!E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t'arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa,fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo.Ma lui zuto
t'alloppa,ti sbernecchia;e tu l'accazzi.
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