
E quando le maschere caddero, e il dolore della verità s'insinuava nel suo respiro, cercò di fuggire.
Maledì il mondo, maledì il suo amore, maledì la sua infelicità, non ebbe mai il coraggio di maledire se stessa.
Troppo difficile affrontare la realtà, troppo pesante sopportare il peso della responsabilità delle proprie azioni.
Si chiuse in una vita che non le piaceva, cercando di dimenticare un'alba, cercando di dimenticare se stessa, impedendo al dolore di liberarla dalle catene, dalla falsità.
Fu così che non sorrise mai più veramente, che perse la leggerezza del suo cuore.
Ogni azione diventò replica, più niente fu suo, e capì troppo tardi quanto amore c'era nella causa di quel dolore.
E quando si guardò allo specchio, non riuscì più a vedere la luce dei suoi occhi.
La paura aveva ucciso la sua capacità di creare il sogno, di vivere.
E il resto fu solo silenzio.