Monday, December 05, 2005

Essere o non essere?

Perchè tanta passività?
Secondo me le persone si ritrovano a vivere in una società che cresce ad una velocità sempre maggiore senza riuscire a stare al passo, questo comporta rinuncia al vievere stesso, perchè le paure crescono e si moltiplicano.
Crescere vuol dire saper affrontare e vagliare tutte le informazioni(nell'accezione più ampia) che arrivano dal vivere, per poi compiere delle scelte.
Il problema di questa nostra stessa società è che le informazioni si moltiplicano mentre agli uomini non è dato lo strumento per affrontarle, cioè la cultura.
La cultura è una realtà ben distinta dal nozionismo, la cultura è un'elaborazione di nozioni mediante l'esperienza di vita, cioè domandandoci il perchè e il come delle cose noi cerchiamo di capire se ciò che è stato già detto o scritto, se ciò che è stato già fatto(nozioni), per noi è accettabile, per noi.
Questa società da sempre più importanza alle nozioni, al sapere senza comprendere.
Questo rende le persone esposte all'uragano informatico(nel senso etimologico del termine), non siamo più in grado di vagliare, di elaborare, di rielaborare, allora lasciamo che siano altri a farlo prendendo per sacra ogni informazione, unica vera certezza.
Stiamo perdendo lo spirito critico, quello spirito viene lasciato agli "specialisti".
Se qualcuno è specializzato in un dato campo del sapere, noi lo vediamo come un semi-dio, un moderno idolo, e ciò che dice non viene mai messo in dubbio, si ha una certa riverenza davanti al verbo di queste persone, loro sanno...
Bisogna risvegliare l'umanità che è in noi, bisogna far rinascere la voglia di comprendere, non bisogna lasciarci vincere da questa società deumanizzata che ci usa come vuoti ingranaggi.